Armonie Visive e Sonore: Quando la musica influenza gli artisti

Art

Sia l’arte che la musica hanno coesistito lungo tutta la storia, influenzandosi e ispirandosi reciprocamente. Entrambe hanno la capacità di comunicare con l'anima delle persone, superano le barriere linguistiche e culturali, solleticano le emozioni più profonde e usano un linguaggio universale che può essere compreso da chiunque, senza bisogno di spiegazioni. 

Molti pittori sono stati ispirati dalla musica nel corso della storia. Ecco un elenco di alcuni artisti moderni e contemporanei che hanno trovato ispirazione dalle composizioni musicali.

Wassily Kandinsky (1866 - 1944)

Kandinsky è spesso considerato uno dei pionieri dell'arte astratta e credeva che il colore e la forma potessero evocare emozioni simili alla musica. Ha creato molte opere d'arte ispirate a composizioni musicali. Mentre assisteva una rappresentazione dell'opera di Wagner "Lohengrin" Kandinsky ha dichiarato:  "Ho visto tutti i miei colori nello spirito, davanti ai miei occhi. Davanti a me si delineavano linee selvagge, quasi folli

Marc Chagall (1887 - 1985)

L'opera di Chagall spesso presenta scene oniriche e fantastiche piene di figure fluttuanti e animali. Un elemento ricorrente nell'arte di Chagall sono gli strumenti a corda; il violino per esempio evoca l'era gioiosa della sua infanzia trascorsa a Vitebsk, in Russia (ora Bielorussia), che all'epoca era prevalentemente ebraica. La musica del violino era sempre presente nelle feste e nella vita quotidiana degli abitanti del paese.

Vincent van Gogh (1853 - 1890)

Van Gogh aveva una forte connessione con la musica, infatti l’artista aveva anche preso lezioni di pianoforte a Eindhoven in Olanda, suo paese d’origine. Per comprendere meglio la gradazione dei toni, Van Gogh paragona la pittura alla musica, confrontava le note del pianoforte con il blu di Prussia e il verde scuro o l'ocra scuro con il cadmio brillante. In una lettera a suo fratello Theo scrisse: “Sono di nuovo come ero a Nuenen, quando ho fatto un vano tentativo di imparare la musica - già allora - ho sentito così forte la connessione tra il nostro colore e la musica di Wagner”

Jackson Pollock (1912 - 1956)

Le opere di Pollock, con le loro pitture a schizzo, sono spesso paragonate all'energia e alla spontaneità della musica jazz. Spesso ascoltava il jazz mentre lavorava sulla sua arte. Sebbene Pollock non fosse certo un tradizionalista nella sua arte, il suo gusto per il jazz era per i classici pionieri di New Orleans, le band swing e Billie Holiday.

Piet Mondrian (1972 - 1944)

Le opere geometriche astratte di questo artista olandese, con i loro colori primari e linee rette, sono spesso paragonate alla struttura e all'armonia della musica. Mondrian rimase affascinato dalla musica boogie-woogie il giorno in cui arrivò a New York nel 1940. Secondo lui il  boogie-woogie distruggeva la melodia centrale della melodia come lui distruggeva l'apparenza naturale.

Georgia O'Keeffe (1887 - 1986)

Intorno al 1920 la pittrice americana Georgia O'Keeffe dipinse una serie di oli esplorando "l'idea che la musica potesse essere tradotta in qualcosa per l'occhio". In Blue and Green Music, i colori e le forme di O'Keeffe suggeriscono contemporaneamente il mondo naturale ed evocano l'esperienza del suono.

Paul Klee (1879 - 1940)

Klee era noto per la sua arte fantasiosa e immaginativa, spesso ispirata dalla musica e dall'idea di visualizzare il suono. Paul Klee si ispirò alla musica per tutta la sua vita: fu un abile violinista, un entusiasta amante dell'opera e dei concerti e un aspro critico musicale. Per molto tempo fu indeciso se diventare pittore o musicista.

Salvador Dalí (1904 - 1989)

Dalí è stato influenzato da una vasta gamma di forme d'arte, compresa la musica. Spesso incorporava strumenti musicali e simboli nelle sue opere surrealiste. Dalì non ritrae mai gli strumenti musicali nella loro forma naturale, sono sempre distorti in modo da esprimere disperazione o malinconia.

Grace Slick (1939)

Ex cantante dei Jefferson Airplane, l'artista americana Grace Slick, si è dedicata alla pittura dopo la sua carriera musicale. Le sue opere esplorano spesso temi legati alla musica, alla cultura pop e alle sue esperienze personali.

Peter Max (1973)

Artista americano di origine ebraico-tedesca che si ispirate alla cultura degli anni '60, in particolare all'arte psichedelica e alla pop art. Per l'artista il colore è associato al suono. Afferma di "sentire" i colori e "vedere" la musica. Max esprime direttamente il suo amore per la musica (in particolare il jazz) attraverso i suoi dipinti.

Chris Levine (1960)

Artista inglese noto per la sua collaborazione con artisti musicali come Massive Attack e Grace Jones, Levine esplora la relazione tra suono e luce. Utilizzando tecnologie innovative, crea installazioni interattive che traducono la musica in esperienze visive straordinarie. Levine è anche famoso per aver creato i ritratti della Regina Elisabetta II “Lightness of Being” e “Equanimity”.

Raffaella Soffiantini

Oltre ad essere una pittrice e scultrice, Raffaella Soffiantini è anche una disegnatrice. L’artista, dopo un evento traumatico, si è riaperta alla vita sentendo l’urgenza di creare disegni che sembrano sogni ad occhi aperti con accenti 'musicali'. Il dinamismo dei suoi lavori si rifà alle improvvisazioni jazz di ascendenza afroamericana dei bar di New Orleans (come il brano "Body and Soul," ad esempio), allo stile bebop di Charlie Parker e al più pacato Cool Jazz di Shorty Rogers.

"Adoro ascoltare il sassofono perché mi regala vibrazioni intense. Quando disegno, cerco di ricreare le vibrazioni musicali nei colori con l'intento di creare armonia e bellezza interiori, più che a livello visivo" Raffaella Soffiantini.

È possibile visionare il catalogo dei disegni di Raffaella Soffiantini in vendita a questo link

 
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